(A cura del Dr. Gerardo Raffaele Colucci – Psicologo)
Linea Guida per le sessioni di Terapia
Ambiente
All’inizio la terapia deve avere luogo in un’area della casa lontana dal traffico e chiusa dal resto della casa. Sono adatte per esempio una camera da letto o uno studio. Le distrazioni devono essere minime fino a che non si è raggiunto un controllo comportamentale. Man mano che lo studente progredisce, si deve rendere l’ambiente il più naturale possibile. Fate avvenire deliberatamente delle distrazioni. Spostatevi in posti differenti della casa e all’esterno per parte della sessione di terapia.
Tecniche di insegnamento: Discrete Trial Teaching
Il Discrete Trial Teaching è una specifica tecnica di insegnamento usata per massimizzare l’apprendimento. La tecnica consiste in: 1) suddividere un’abilità in piccole parti e poi 2) insegnare ogni sub-abilità alla volta. Ogni sessione di terapia comprende ripetute prove, e ogni prova ha un inizio ben definito (cioè l’istruzione) e una fine (cioè la risposta). Ogni parte dell’abilità deve essere masterizzata (appresa) prima che venga presentata un’altra informazione.
Tecniche di aiuto
Si deve usare l’aiuto meno intrusivo che possa facilitare il comportamento. Gli aiuti variano in intrusione dalla Guida Fisica alla Dimostrazione, Aiuto Verbale, Indicare e Aiuti all’interno dello Stimolo come la Vicinanza. Per facilitare l’indipendenza, qualsiasi aiuto deve essere eliminato il più velocemente possibile. L’esecuzione di un’abilità con un aiuto minimo o senza aiuto dovrà portare ad un rinforzo maggiore.
Tecniche di rinforzo
Il rinforzo è uno degli elementi più critici della terapia. Lo scopo della terapia è che lo studente alla fine esegua compiti e si comporti in maniera appropriata in base a schemi naturali di rinforzo (cioè occasionali) e con tipi naturali di rinforzo (per esempio lodi). Comunque, spesso è necessario iniziare fornendo rinforzi tangibili (per esempio, cibo, bevande, giocattoli, oggetti interessanti da un punto di vista sensoriale, musica, ecc.) e dandoli frequentemente (cioè di continuo). Man mano che lo studente progredisce, lo schema dei rinforzi deve essere ridotto e devono essere utilizzati rinforzi più naturali. Questo si ha per esempio richiedendo due o più rinforzi prima di ricevere una ricompensa tangibile, usando una varietà di rinforzi, e sviluppando lodi e sorrisi come ricompense interessanti.
Criteri di masterizzazione (apprendimento)
La masterizzazione di un’abilità si ha quando lo studente risponde in maniera corretta consistentemente. In genere, si ha la masterizzazione quando si ha una risposta corretta circa l’80-90% delle volte in due-tre giorni.
Struttura della sessione
- Lo scopo è aumentare la durata della sessione fino a due-tre ore.
- Programmate tante sessioni al giorno quante sono produttive per lo studente.
- Per alcuni bambini, per esempio quelli che vanno a scuola parte della giornata, si può avere una sessione al giorno.
- Concedete delle pause tra le sessioni.
- Le sessioni saranno più produttive se sono distanziate nell’arco della giornata, piuttosto che essere fatte una dietro l’altra. Per questo le sessioni devono anche essere distribuite equamente durante la settimana.
- Ogni sessione deve essere bilanciata tra lavoro e gioco. Approssimativamente il 50% della sessione deve essere strutturato nell’insegnare programmi che coprono le aree delle abilità cognitive e di linguaggio.
- Le prove devono essere portate avanti in serie che vanno da almeno tre fino a 50 e piĂą, secondo il grado di attenzione dello studente, la necessitĂ di rinforzo o la difficoltĂ del materiale.
- Tra ogni serie ci deve essere una mini-pausa.
- La lunghezza della mini-pausa deve essere proporzionata alla lunghezza del lavoro appena svolto. Per esempio, se avete fatto tre brevi prove e poi lasciate andare lo studente, la pausa sarà di 30-60 secondi. Se l’insegnamento è durato 3-5 minuti, la pausa sarà di 2-3 minuti. Se l’insegnamento è durato 10 minuti, la pausa sarà di circa 5 minuti.
- Durante le minipause il terapista deve registrare i dati e preparare il materiale per le serie seguenti.
- L’altro 50% della sessione, non dedicato all’insegnamento formale di abilità cognitive e di linguaggio, include le minipause sopradescritte, gioco strutturato e attività come passeggiate e andare al parco.
- Questo permette la generalizzazione di abilità e l’estensione delle capacità di regolazione del comportamento a situazioni e ambienti naturali.
- All’incirca ogni ora ci dovrebbe essere una pausa più lunga (10-15 minuti) con un cambio di luogo, per esempio andando fuori a giocare. I cambiamenti di ambiente e di attività fisica sono importanti per mantenere il livello di interesse e l’attenzione dello studente e per fornire un equilibrio tra lavoro e gioco.
Rendere le sessioni di terapia divertenti e naturali
- Toni entusiastici
- Ambienti vari
- Istruzioni varie
- Materiali preferiti e interessanti
- Mantenere un alto tasso di successo
- SensibilitĂ alle preferenze del bambino
- Curriculum vario
- Compiti che variano molto
- Rinforzi diversi
- Linguaggio naturale
Discrete Trial Teaching
1) Suddividere una abilitĂ in parti piĂą piccole;
2) Insegnare una sub-abilità alla volta fino all’apprendimento;
3) Fornire insegnamento concentrato;
4) Fornire aiuto e togliere l’aiuto secondo necessità ;
5) Usare procedure di rinforzo.
Una sessione di insegnamento comprende molte prove e ogni prova ha un suo inizio e fine, da qui il nome “discrete”. Ogni parte di una abilità deve essere masterizzata (appresa) prima che vengano presentate nuove informazioni.
- Nel DTT si presenta una piccola parte di informazione e si richiede l’immediata risposta dello studente. Questo contrasta con prove continue e con metodi di insegnamento più tradizionali che presentano molte informazioni chiedendo allo studente una risposta che però non è chiaramente definita.
- Il DTT assicura che l’apprendimento è un processo attivo. Non possiamo affidarci al fatto che i bambini autistici assorbano semplicemente informazioni attraverso un procedimento passivo. Esempio di DT – Insegnare una etichetta ricettiva.
Componenti di un Discrete Trial Teaching
1) Antecendente (istruzione o simile),
2) Aiuto (questo può non esserci durante molte prove),
3) Risposta dello studente,
4) Risposta dell’insegnante o altra conseguenza,
5) Intervallo tra prove.
Istruzione/Stimolo Discriminativo (SD) / Segnale per Comportamento
La prova deve avere un inizio e una fine ben definiti. Spesso è un’istruzione verbale, ma può essere un altro evento o uno stimolo visivo. L’evento che avviene all’inizio di una prova deve segnalare che la risposta corretta avrà come risultato un rinforzo positivo. Questo segnale viene detto in termini tecnici Stimolo Discriminativo (SD).
All’inizio dell’insegnamento o se lo studente ha difficoltà con una certa abilità , le istruzioni devono essere semplici e concise. Questo:
1) Aiuta ad evitare confusione.
2) Aiuta anche ad evidenziare lo stimolo o gli stimoli importanti (per esempio, dire “biscotto” o “succo” invece di “tocca il biscotto per favore” o “puoi farmi vedere qual è il succo?”).
- Man mano che lo studente progredisce, le istruzioni devono diventare piĂą complesse e articolate. Usare il linguaggio naturale:
- Assicurarsi che l’SD o l’istruzione sia appropriata al compito. Pensate attentamente a cosa volete che faccia lo studente e poi selezionate l’istruzione verbale o altro che sia appropriata da collegare alla risposta. Per esempio, se volete che lo studente conti “Uno, due, tre, quattro”, l’istruzione deve essere “Conta”. Se volete che lo studente vi dica quanti oggetti ci sono, l’istruzione deve essere “Quanti?” e la risposta dello studente dovrà essere “Quattro”.
- Date allo studente circa 3-5 secondi per rispondere. Questo fornisce l’opportunità di processare l’informazione.
- Comunque l’insegnante deve essere attento al ritmo ottimale di terapia per lo studente:
1) Troppo veloce genera confusione.
2) Troppo lento può causare non attenzione.
3) Gradualmente il ritmo deve avvicinarsi a quello che avviene in un ambiente naturale (spesso si usa un ritmo rapido per mantenere l’attenzione, così poi può diventare difficile rallentarlo).
Il miglior apprendimento si ha quando lo studente presta buona attenzione. Se lo studente è poco attento, è essenziale focalizzare l’insegnamento per sviluppare migliori abilità di attenzione. Questo sarà discusso in una sezione successiva.
Risposta dello Studente
Bisogna sapere in anticipo quale risposta e quale livello di qualità ci si aspetta in modo che lo studente possa ottenere il rinforzo. Usate criteri consistenti, per esempio quanto vicino lo studente deve arrivare a toccare il suo naso se l’istruzione è “Tocca il naso”? Deve essere chiaro a qualsiasi osservatore (e allo studente!) quale criterio viene usato. Avere un criterio chiaramente definito:
1) Promuove consistenza nel gruppo di insegnamento.
2) Aumenta le probabilitĂ di una risposta corretta.
3) Aumenta l’oggettività di uno studente.
Fate attenzione a comportamenti estranei non desiderati. Se rinforzate quando un comportamento del genere accompagna una risposta corretta, si rinforza anche il comportamento non desiderato.
Esempio 1: Lo studente vi dà una risposta buona ma guarda da un’altra parte. Se lodate in quel momento, in futuro potreste avere più risposte mentre non guarda.
Esempio 2: Lodate lo studente perché si è toccato il naso, ma mentre rinforzate lo studente cade dalla sedia. Può pensare che il rinforzo sia dato perché è caduto sul pavimento.
Assicuratevi di rinforzare comportamenti spontanei desiderati, come contatto oculare, lo stare seduto, o linguaggio spontaneo! Se non c’è risposta entro il limite di tempo (3-5 secondi), consideratela una prova fallita.
Modellate il Comportamento:
Lo scopo è che la qualità generale delle risposte migliori con il tempo. Questo si ottiene aggiustando gradualmente la richiesta per ottenere il rinforzo. (Rinforzi differenziati verranno discussi più avanti nella sezione sulle conseguenze).
Usate conseguenze differenziate per modellare allo stesso tempo risposte corrette e comportamento appropriato.
Esempio: Fate fare una pausa allo studente quando i capricci diminuiscono e non quando aumentano.
Usate conseguenze differenziate per rinforzare una migliore approssimazione al comportamento finale desiderato.
Non permettete allo studente di anticipare la risposta. Se lo studente inizia a rispondere prima che voi abbiate finito l’istruzione, allora sta succedendo una di queste cose:
- State diventando prevedibili. Variate l’ordine di presentazione in modo che lo studente non possa leggere i modelli.
- Lo studente sta tirando a indovinare. Non permettete questo, perché lo studente potrebbe essere fortunato e indovinare la risposta corretta. Se date un rinforzo, non fate altro che promuovere ulteriori tentativi di indovinare.
- Lo studente non presta attenzione. Non permettete che vengano date risposte quando lo studente non presta attenzione.
A volte l’autocorrezione è una risposta accettabile o anche ben valutata. Per esempio, se lo studente è attento e corregge l’errore senza alcun aiuto dal terapista, è meglio dare un rinforzo. Il procedimento che lo studente sta maturando (cioè risolvere un problema) è un’abilità molto importante. Comunque è importante ripetere la prova in un altro momento per assicurarsi che la risposta avvenga senza autocorrezione.
Rinforzo/Conseguenza
La risposta deve essere immediatamente seguita dal rinforzo. Il rinforzo fa capire che la risposta era corretta e aumenta la possibilità che la risposta sia ripetuta. La mancanza di rinforzo o una conseguenza negativa forniscono l’informazione che la risposta non era corretta e diminuiscono la possibilità che la risposta venga ripetuta.
Corretta: Lode piĂą un rinforzo in base ad una selezione a rotazione.
- Corretta + buona attenzione = miglior rinforzo
- Corretta + scarsa attenzione = rinforzo medio
Non Corretta: conseguenza che informa che la risposta era sbagliata.
- Non corretta + buona attenzione = frase di sostegno (p.es. “Buona prova”)
- Non corretta + scarsa attenzione = frase fortemente correttiva (p. es. “no”, “fai attenzione”, “devi guardare”, “prova ancora”, “puoi fare meglio”, etc.)
Nessuna Risposta: Dopo 5 secondi senza risposta, dare la risposta e finire la prova. Se l’attenzione e i comportamenti (p.es. stare seduto) sono corretti e non ci sono comportamenti non desiderati, la conseguenza può semplicemente essere il non rinforzo. Assicuratevi di inserire un intervallo tra prove. Potrebbe essere necessario mettere a posto i materiali per enfatizzare il fatto che la prova è terminata.
Comportamento non desiderato: Se lo studente ha un comportamento inappropriato (p. es. scende dalla sedia, prende qualcosa, si autostimola, etc.), date immediatamente la risposta, correggete il comportamento e terminate la prova. Non aspettate di vedere quale risposta dĂ lo studente.
- La conseguenza non deve essere ambigua: per esempio, non sorridete mentre dite “no” e non fate una faccia arrabbiata mentre dite “bravo”.
- Le conseguenze devono essere pianificate in precedenza e i criteri devono essere applicati consistentemente.
Comunque, assicuratevi di dare un rinforzo spontaneo nel caso di comportamenti corretti e rendimenti che non vi aspettavate. I rinforzi devono essere scelti in base alle preferenze di ogni studente (per esempio non a tutti gli studenti piacciono le lodi o il cibo). Bisogna continuamente stare attenti all’efficacia dei rinforzi e fare degli aggiustamenti se necessario. Il rinforzo deve essere portato il più velocemente possibile a livelli naturali di frequenza, ritardo e intensità . All’inizio il rinforzo deve seguire il 100% delle risposte corrette (programma di rinforzo continuo). Man mano che l’apprendimento progredisce, il tasso dei rinforzi deve essere diminuito ad un livello intermittente in modo che:
- Si riduca la dipendenza.
- Si riduca il controllo esterno.
- Ci si avvicina a ciò che lo studente incontrerà nell’ambiente naturale promuovendo così la generalizzazione.
- Si evita possibile caos (alcuni rinforzi possono aumentare i comportamenti non desiderati dello studente o possono semplicemente essere sovraeccitanti).
Usate conseguenze differenziate. Questo fornisce piĂą informazioni riguardanti la risposta desiderata:
- Una risposta eccellente ha come conseguenza il rinforzo migliore.
- Una risposta che necessita più aiuto o è di livello qualitativo inferiore ottiene un moderato livello di rinforzo.
- Una risposta non corretta ma con buona attenzione ottiene un’informazione media tipo “no” o “prova ancora”.
Aggressività o comportamenti non desiderati ricevono una conseguenze fortemente negativa. Usate una conseguenza che fornisca un’informazione. Per esempio “tieni le mani giù”, “non stai guardando”, “troppo lento”, “dillo meglio”, ecc. Le conseguenze che danno informazioni:
- Forniscono piĂą informazioni.
- Sono piĂą naturali.
- Modellano il linguaggio.
Lasciate qualche secondo tra una prova e l’altra.
La pausa
- Consentirà allo studente di processare l’informazione (cioè che la risposta data era corretta o che la risposta data deve essere cambiata).
- Permetterà al terapista di processare ciò che è avvenuto (cioè di pensare a quale rinforzo usare nella prossima prova, quando aiutare, quale punto usare nella gerarchia di aiuti, come definire l’istruzione per la prossima prova, etc).
- Insegna allo studente ad aspettare, cosa che sicuramente avviene in un ambiente naturale.
- Permette la raccolta di dati.
- Rende l’inizio della prova successiva più discreto.
Potreste avere bisogno di togliere o riposizionare alcuni stimoli per rendere le prove più discrete. Lasciare degli stimoli visibili sul tavolo durante le prove fornisce l’opportunità allo studente di ripetere la risposta corretta o può favorire risposte che vengono date senza prestare attenzione alle istruzioni.
Anche se togliere gli stimoli o guardare da un’altra parte per un momento accentua la discrezione delle prove, fornisce anche una possibilità allo studente per prepararsi. Nel tempo dovete assicurarvi che lo studente non diventi dipendente da queste opportunità di attenzione rendendo le prove meno discrete.
- L’intervallo tra le prove deve essere regolato per mantenere un ritmo di lavoro ottimale.
- Un ritmo troppo rapido può essere caotico e quindi causare scarso rendimento e aumento dell’agitazione.
- Un ritmo troppo lento porta a mancata attenzione.
- Assicuratevi che sia l’insegnante e non lo studente a determinare il ritmo di lavoro.
Aiuto
Un aiuto è un’assistenza data dall’insegnante per promuovere risposte corrette. Deve avvenire prima che lo studente dia una risposta in modo che non ci siano risposte errate. Generalmente, viene dato allo stesso tempo o subito dopo l’istruzione, ma può avvenire anche prima dell’istruzione. Se un aiuto viene dato troppo tardi o non è efficace e lo studente fa un errore, la prova deve essere conclusa e alla prova successiva bisogna dare un aiuto più efficace. Usare gli aiuti:
- Velocizza il processo di apprendimento.
- Riduce la frustrazione.
Considerate l’intera gamma di livelli di aiuto, compresi aiuti visuali, di posizione, di indicazione, fisici, parzialmente fisici, verbali, dimostrazioni, accoppiamenti per ricettivo, ricettivo per espressivo, intra-stimoli, data recente/posticipo, etc. Questi aiuti possono essere organizzati in una gerarchia dal più intrusivo al meno intrusivo. Gli insegnanti devono scegliere un aiuto che fornisca assistenza sufficiente per assicurare successo, ma non più di quanto sia necessario. Scegliere l’appropriato livello di aiuto:
- Rende più facile poi diminuire l’aiuto e toglierlo.
- Riduce la dipendenza da un aiuto.
- La prima risposta non corretta permette allo studente di imparare dal feedback. Quindi la seconda prova vuole dare allo studente l’opportunità di fornire la risposta corretta.
- PiĂą di due risposte non corrette indicano che lo studente non sta imparando dal feedback negativo. Si potrebbe anche superare la tolleranza dello studente al fallimento e la mancanza di un rinforzo potrebbe portare ad un aumento dei comportamenti negativi.
E’ Essenziale essere flessibili quando si decide se aiutare
- Se lo studente non sa la risposta corretta allora potete aiutare dopo una risposta non corretta OPPURE anche al primo tentativo.
- Se lo studente sembra capire il compito dopo la seconda prova non corretta allora potete dare un’altra opportunità senza aiuto.
- Se avete usato una sequenza “sbagliato-sbagliato-aiuto” e la prova finisce con un altro errore, allora dovete spostarvi alla sequenza “sbagliato-aiuto-aiuto”. Se l’errore persiste, allora passate alla sequenza “aiuto-aiuto-aiuto”.
- Aiutate ogni volta che avete bisogno di aiutare lo studente a mantenere un alto livello di successo.
Se è stato necessario usare un aiuto, passate velocemente alla prova successiva e ripetete l’istruzione senza aiuto (o con un aiuto ridotto). Il controllo dopo che viene dato un aiuto:
- Riduce la dipendenza dall’aiuto.
- Fornisce allo studente l’opportunità di dimostrare di avere appreso dalla prova precedente.
Se lo studente dà una risposta errata per non aver prestato attenzione o per essersi comportato male, allora è preferibile fornire una conseguenza per il comportamento inappropriato piuttosto che dare un aiuto. Aiutare a questo punto può servire solo a rinforzare lo studente per il suo comportamento inappropriato, visto che gli aiuti facilitano la risposta corretta. Dovreste quindi dare una risposta di correzione per il comportamento inappropriato e ripetere la prova, di nuovo senza aiutare.
- Le prove corrette e senza aiuto dovrebbero ricevere il rinforzo piĂą forte (per es. lode accompagnate da un rinforzo tangibile).
- Le prove con aiuto dovrebbero ricevere un livello più basso di rinforzo (per es. lode “lieve”, come “okay”, “giusto”, “sì”, etc.). Comunque, è essenziale che venga dato qualche tipo di rinforzo anche in caso di prove riuscite con aiuto, questo perché così:
1) Si fornisce l’input che la risposta era corretta.
2) Si rafforza la risposta corretta.
3) Si evita un modello di fallimento.
Siate ipersensibili ad aiuti non pensati. Aiuti estranei possono far sì che lo studente non masterizzi il concetto perché:
- Gli aiuti non vengono diminuiti.
- Risposta inconsistente (cioè il rendimento sembra migliore con insegnanti che forniscono aiuti inavvertiti).
- Maggiore attenzione dello studente a particolari irrilevanti.
Aiuti Inavvertiti
- Dovete cercare veramente tanto di eliminare gli aiuti il piĂą velocemente possibile. Usando aiuti sempre meno intrusivi promuoverete una maggiore indipendenza e masterizzazione dei concetti.
- Un modo di diminuire gli aiuti è di aumentare sistematicamente il tempo tra l’istruzione e l’aiuto. Questo permette allo studente di iniziare la risposta prima che ci sia l’aiuto. Comunque, state attenti che se passano più di 2-3 secondi prima che venga dato l’aiuto, qualsiasi istruzione verbale potrebbe non essere tenuta a mente.
- Quando possibile usate aiuti entro-stimolo (per es. posizione). Gli aiuti entro-stimolo sono più facili da eliminare e dirigono l’attenzione dello studente allo stimolo stesso invece che a qualcosa di estraneo come l’indicazione.