(A cura del Dr. Gerardo Raffaele Colucci – Psicologo)
DTT (Discrete Trial Teaching – Insegnamento per prove discrete)
- E’ una metodologia d’insegnamento che viene utilizzata per massimizzare l’apprendimento in diverse aree di abilitĂ : cognitive, di comunicazione, di gioco, di abilitĂ sociali e di autonomia.
- Le 5 parti che compongono una prova discreta:
1. Lo stimolo discriminativo (Sd): l’elemento che precede il comportamento. Consiste in una richiesta da parte dell’operatore o in un elemento dell’ambiente che si mette in evidenza.
2. L’aiuto (prompt): un aiuto o un suggerimento che l’operatore fornisce al bambino per facilitarne le risposte.
3. La risposta: il comportamento che il bambino deve emettere in seguito a uno stimolo discriminativo.
4. Il rinforzatore (Sr): l’evento stimolo che segue il comportamento.
5. Pausa tra le prove (inter-trial interval): una breve pausa tra le prove consecutive.
- Una prova discreta è così composta:
Stimolo Discriminativo………………Risposta……..………Stimolo Rinforzatore
Esempio
- Operatore: «Dammi palla» alla presenza di un’immagine o di un oggetto (Sd o antecedente).
- Bambino: Consegna la palla (R o comportamento).
- Operatore: «Bravissimo!!!» e consegna rinforzatore (Sr o conseguenza).
- Le possibilitĂ di risposta sono tre:
1) Il bambino risponde correttamente, questo comportamento viene immediatamente rinforzato;
2) Il bambino sbaglia, l’operatore ricomincia la sequenza ripresentando lo stimolo: fornisce anche un aiuto totale (presentando un full prompt che dovrebbe impedire un ulteriore errore) e ripresenta la richiesta;
3) Il bambino non risponda del tutto. In questo caso, dopo una latenza di non più di 2 secondi, si presenta come nella sequenza precedente l’aiuto totale.
- La procedura di apprendimento senza errori (errorless learning). Una tecnica d’insegnamento in cui si usa uno stimolo aggiuntivo con funzione d’aiuto (prompt) che serve all’inizio a impedire al soggetto di sbagliare.
I prompt piĂą frequentemente utilizzati sono:
Fisici: l’operatore guida fisicamente il soggetto;
Gestuali: si indica la risposta corretta;
Visivi: stimoli visivi come il colore piĂą accentuato aiutano nella scelta corretta della risposta;
Imitativi: l’operatore dà dimostrazione del comportamento corretto;
Ritardati: il ritardo nel prompt favorisce risposte indipendenti;
Posizione: l’immagine o l’oggetto viene posto più vicino al soggetto.
Il Fading
- E’ il cambiamento graduale di uno stimolo (prompt) che controlla una risposta, in modo tale che, alla fine, la risposta compaia in seguito a uno stimolo parzialmente cambiato o completamente nuovo senza prompt.
- Fading visivo per insegnare al bambino a denominare la lettera «b» scritta in stampato minuscolo partendo dalla lettera «B» scritta in stampato maiuscolo riconosciuta dal bambino.
Shaping
- Lo shaping è una procedura che viene utilizzata per sviluppare progressivamente un comportamento che non fa parte del repertorio iniziale dell’individuo. Se il comportamento è assente, non è possibile aumentarne la frequenza aspettando che si manifesti per poi rinforzarlo.
- Quindi, si inizia rinforzando una risposta che compare seppur raramente e che assomiglia, almeno lontanamente, alla risposta finale desiderata. Lo shaping può essere definito come lo sviluppo di un nuovo comportamento attraverso il rinforzo di piccole approssimazioni progressive e l’estinzione di quelle precedenti (Martin e Pear, 2000)
- Le fasi del processo di shaping:
1) Scelta del comportamento-meta;
2) Scelta di un comportamento iniziale che lo studente sia in grado di eseguire e che si avvicini in qualche modo a quello meta;
3) Scelta dei rinforzatori efficaci con cui rinforzare il comportamento iniziale, le successive approssimazioni al comportamento-meta ed il comportamento-meta stesso;
4) Rinforzo del comportamento iniziale fino a che non viene emesso con una alta frequenza;
5) Rinforzo delle approssimazioni successive al comportamento-meta ad ogni loro verificarsi;
6) Rinforzo del comportamento-meta ad ogni sua esecuzione;
7) Rinforzo del comportamento-meta secondo uno schema intermittente.
Chaining
- Come si insegnano le principali autonomie quotidiane?
- Come si insegna a lavarsi le mani, a lavarsi i denti, a vestirsi, ecc.?
- Molte abilità consistono in catene di azioni (ad esempio, lavarsi le mani) troppo complesse per poter essere insegnate tutte insieme: vengono quindi scomposte in subunità e insegnate una alla volta, concatenandole tra loro all’interno di una catena (chaining), diminuendo allo stesso tempo sistematicamente i prompt.
1. Concatenamento retrogrado: viene insegnato per primo l’ultimo passo, poi il penultimo e concatenato con l’ultimo, poi il terzultimo e concatenato con gli altri due, proseguendo a ritroso fino all’inizio della catena.
2. Concatenamento anterogrado: viene insegnato per primo il primo passo della catena, poi vengono insegnati i passi concatenati successivi proseguendo fino alla fine.