(A cura del Dr. Gerardo Raffaele Colucci – Psicologo)
Categorie Diagnostiche
1) Disturbi che solitamente esordiscono nell’infanzia e adolescenza
2) Disturbi d’ansia
3) Disturbi psicotici
4) Disturbi di personalitÃ
5) Disturbi dell’umore
1) Disturbi che solitamente esordiscono nell’infanzia e adolescenza
Ritardo Mentale
Disturbi dell’Apprendimento (in precedenza Disturbi delle Capacità Scolastiche)
Disturbo delle Capacità Motorie
Disturbi della Comunicazione
Disturbi Generalizzati dello Sviluppo
Disturbi da Deficit di Attenzione e da Comportamento Dirompente
Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione dell’Infanzia o della Prima Fanciullezza
Disturbi da Tic
Disturbi della Evacuazione
Altri Disturbi dell’Infanzia, della Fanciullezza o dell’Adolescenza
2) Disturbi d’ansia
Attacco di Panico
Agorafobia
Disturbo di Panico
Agorafobia Senza Anamnesi di Disturbo di Panico
Fobia Specifica (precedentemente Fobia Semplice)
Fobia Sociale (Disturbo da Ansia Sociale)
Disturbo Ossessivo-Compulsivo
Disturbo Post-traumatico da Stress
Disturbo Acuto da Stress
Disturbo d’Ansia Generalizzato (include il Disturbo Iperansioso dell’Infanzia)
Disturbo d’Ansia Dovuto ad una Condizione Medica Generale
Disturbo d’Ansia Indotto da Sostanze
Disturbo d’Ansia Non Altrimenti Specificato
3) Disturbi psicotici
La Schizofrenia
Il Disturbo Schizofreniforme
Il Disturbo Schizoaffettivo
Il Disturbo Delirante
Il Disturbo Psicotico Breve
Il Disturbo Psicotico Condiviso
Disturbo Psicotico Dovuto a una Condizione Medica Generale
4) Disturbi di personalitÃ
Il Disturbo Paranoide di Personalità è un quadro caratterizzato da sfiducia e sospettosità , per cui le motivazioni degli altri vengono interpretate come malevole.
Il Disturbo Schizoide di Personalità è un quadro caratterizzato da distacco dalle relazioni sociali e da una gamma ristretta di espressività emotiva.
Il Disturbo Schizotipico di Personalità è un quadro caratterizzato da disagio acuto nelle relazioni strette, distorsioni cognitive o percettive, ed eccentricità nel comportamento.
Il Disturbo Antisociale di Personalità è un quadro caratterizzato da inosservanza e violazione dei diritti degli altri.
Il Disturbo Borderline di Personalità è un quadro caratterizzato da instabilità delle relazioni interpersonali, dell’immagine di sé e degli affetti, e da marcata impulsività .
Il Disturbo Istrionico di Personalità è un quadro caratterizzato da emotività eccessiva e da ricerca di attenzione.
Il Disturbo Narcisistico di Personalità è un quadro caratterizzato da grandiosità , necessità di ammirazione, e mancanza di empatia.
Il Disturbo Evitante di Personalità è un quadro caratterizzato da inibizione, sentimenti di inadeguatezza, e ipersensibilità ai giudizi negativi.
Il Disturbo Dipendente di Personalità è un quadro caratterizzato da comportamento sottomesso e adesivo legato ad un eccessivo bisogno di essere accuditi.
Il Disturbo Ossessivo-Compulsivo di Personalità è un quadro caratterizzato da preoccupazione per l’ordine, perfezionismo ed esigenze di controllo.
5) Disturbi dell’umore
Disturbo Depressivo Maggiore
Il Disturbo Distimico
Il Disturbo Depressivo Non Altrimenti Specificato
Il Disturbo Bipolare
Il Disturbo Ciclotimico
Ritardo Mentale
Sottolinea due aspetti:
Ritardo: si vuole affermare che la caratteristica fondamentale di questi soggetti è quello di presentare uno sviluppo più lento di quello dei coetanei
Mentale: questo ritardo di sviluppo si presenta primariamente nell’area cognitiva e secondariamente e come conseguenza in tutte le altre aree
Caratteristiche diagnostiche del ritardo mentale:
- Funzionamento cognitivo al di sotto della media
- Limitazione nel funzionamento adattivo, quindi: – comunicazione, cura della persona, vita in famiglia, capacità sociali/interpersonali, uso delle risorse della comunità , autodeterminazione,capacità di funzionamento scolastico, lavoro, tempo libero, salute e sicurezza.
Funzionamento intellettivo limite. Tali soggetti hanno un QI compreso tra 84 e 70, vale a dire che avrebbero all’inizio dell’età scolastica uno sviluppo intellettuale corrispondente a quello di un soggetto che ha da un anno ad un anno e mezzo in meno di loro e che all’età di 10 anni avrebbero uno sviluppo corrispondente a quello di un bambino di 7-8 anni.
Ritardo mentale lieve. Hanno un QI tra 69 e 55, avrebbero all’inizio dell’età scolastica uno sviluppo intellettuale corrispondente a quello di un bambino che ha 1,8 a 2,6 anni meno di loro e che, circa ai 10 anni di età , avrebbero uno sviluppo corrispondente a quello di un bambino che ha circa 6 anni. Anche in età adulta le caratteristiche intellettuali non superano quelle tipiche di un soggetto di 10/12 anni di età .
Ritardo mentale moderato. Hanno un QI tra 55 e 35, avrebbero all’inizio dell’età scolastica uno sviluppo intellettuale corrispondente a quello di un bambino che ha 2,8 a 3,6 anni meno di loro e che, circa ai 10 anni di età , avrebbero uno sviluppo corrispondente a quello di un bambino che ha circa 4/5 anni. Anche in età adulta le caratteristiche intellettuali non superano quelle tipiche di un soggetto di 6/7 anni di età .
Ritardo mentale grave. Hanno un QI tra 40 e 20, verso i 6 anni di età avrebbero uno sviluppo cognitivo corrispondente a quello di un bambino che ha 3-4 anni in meno di loro. A 10 anni presenterebbero uno sviluppo corrispondente a quello di un bambino di 3-4 anni di età .
Ritardo mentale gravissimo. Verso i 6 anni di età non presentano nessun sviluppo cognitivo o ne hanno uno comparabile al massimo a quello di un bambino di un anno e mezzo di età . Nell’età adulta questi soggetti presentano condotte e uno sviluppo simili a quelli di un bambino di meno di due anni.
 Il Disturbo Autistico
Elementi caratterizzanti (kanner)
Etiologia sconosciuta
Insorgenza precoce
Tendenza all’isolamento
Bisogno di immutabilitÃ
Una facies che colpisce per la sua intelligenza
Assenza di segni neurologici
Genitori “freddiâ€
Triade Sintomatologica
L’interazione sociale
La comunicazione verbale e non verbale
Il repertorio di attività ed interessi
Si associa spesso R. M. ed Epilessia
Interazione sociale
Contatto oculare (primi anni di vita)
Anomalie delle posture insofferenza contatto fisico
Disturbo del dialogo tonico
Assenza di sorriso
Povertà della mimica
Tendenza all’isolamento
Difficoltà di interazione sociale
Compromissione dell’interazione sociale
Bambini inaccessibili (che si tirano fuori da qualsiasi rapporto sociale)
Bambini passivi (tendono ad isolarsi, ma sono in grado di interagire se adeguatamente sollecitati)
Bambini attivi ma bizzarri (che sono capaci di prendere l’iniziativa nell’interazione sociale, ma lo fanno in maniera inopportuna)
Compromissione della comunicazione
Gergolalie fluenti inintellegibili
Ripetizione delle domande che gli vengono poste piuttosto che rispondere alle stesse (ecolalia immediata)
Inversione pronominale
Ripetizione di parole o frasi memorizzate, ma pronunciate senza aderenza al contesto (ecolalia differita)
Alterazione della prosodia (eloquio cantilenante o monotono o enfatico)
Stereotipie verbali
Aspetto non verbale
Assenza di gesti e pantomime che solitamente accompagnano il linguaggio verbale
Incapacità di riconoscere i motti di spirito, doppi sensi, metafore (disturbo della pragmatica)
Modalità di comportamento, attività ed interessi ristretti, ripetitivi e stereotipati
Dedizione assorbente ad uno o più tipi di interessi ristretti e stereotipati
La sottomissione del tutto rigida ad inutili abitudini o rituali specifici
Manierismi motori stereotipati e ripetitivi
Manierismi motori e stereotipie
Dondolarsi
Assumere posture bizzarre
Guardarsi le mani
Leccare
far rotolare un oggetto
Ripetere le stesse parole o frasi
Recitare le scene di un film
Documentarsi su determinati argomenti
Ritualizzazione
Svolgere attività secondo seguenze rigide ed immutabili
Attaccamento esasperato ad oggetti insoliti
Altri sintomi caratteristici
Abnorme risposta agli stimoli sensoriali
IperattivitÃ
AutoaggressivitÃ
Isole speciali di competenze
Ritardo mentale
Epilessia
Il ritardo mentale (Circa il 75%)
Epilessia (Circa il 30 – 40%)
Come per altri tipi di patologie, anche per l’autismo esistono false concezioni.
Tra le più frequenti:
L’autismo è un disturbo infantile che si trasforma sempre in schizofrenia nell’età adolescenziale o adulta;
I bambini autistici hanno, per la maggior parte, capacità cognitive normali;
La capacità cognitiva del bambino autistico migliora, normalmente, durante la terza infanzia e adolescenza;
La memoria ripetitiva che presentano alcuni bambini autistici è un indicatore della loro buona capacità di sviluppo cognitivo e di comprensione;
È impossibile valutare mediante i tests i bambini autistici;
Le difficoltà di comunicazione verbale e gestuale dei bambini autistici dipendono essenzialmente da carenze di motivazione.
Definizione di Autismo
L’autismo è un disturbo globale e precoce dello sviluppo, che si manifesta con una chiara deviazione dalle norme e gravi anomalie in ogni specifico ambito e nell’integrazione complessiva della personalità , primariamente condizionato da fattori che intaccano variamente l’adeguato funzionamento del sistema nervoso, con conseguenti gravi deficit nelle aree percettiva, motoria e soprattutto, della comunicazione; incapacità di elaborare e di mantenere una accurata rappresentazione (percettiva e intellettiva) e un adeguato contatto con la realtà (persone, cose e situazioni) diffusive carenze e disordine nelle interazioni psicosociali, con una tendenza caratteristica all’isolamento, al negativismo,all’impoverimento dei contatti emotivi ed al disinteresse per essi; risposte bizzarre agli stimoli ambientali, con una peculiare preoccupazione a mantenere inalterato l’ambiente circostante; condotte compulsivamente stereotipate e ritualistiche; e perturbazioni nelle capacità di adattamento, di autonomia e di affermazione sociale.