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Area cognitivaPsicologia di T.d.R. Guido De Luca - 14 Novembre 2012
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AUTISMO 1 Disturbo Autistico (Diagnosi e Trattamento)

(A cura del Dr. Gerardo Raffaele Colucci – Psicologo)

Categorie Diagnostiche

1) Disturbi che solitamente esordiscono nell’infanzia e adolescenza

2) Disturbi d’ansia

3) Disturbi psicotici

4) Disturbi di personalità

5) Disturbi dell’umore

1) Disturbi che solitamente esordiscono nell’infanzia e adolescenza

Ritardo Mentale

Disturbi dell’Apprendimento (in precedenza Disturbi delle Capacità Scolastiche)

Disturbo delle Capacità Motorie

Disturbi della Comunicazione

Disturbi Generalizzati dello Sviluppo

Disturbi da Deficit di Attenzione e da Comportamento Dirompente

Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione dell’Infanzia o della Prima Fanciullezza

Disturbi da Tic

Disturbi della Evacuazione

Altri Disturbi dell’Infanzia, della Fanciullezza o dell’Adolescenza

2) Disturbi d’ansia

Attacco di Panico

Agorafobia

Disturbo di Panico

Agorafobia Senza Anamnesi di Disturbo di Panico

Fobia Specifica (precedentemente Fobia Semplice)

Fobia Sociale (Disturbo da Ansia Sociale)

Disturbo Ossessivo-Compulsivo

Disturbo Post-traumatico da Stress

Disturbo Acuto da Stress

Disturbo d’Ansia Generalizzato (include il Disturbo Iperansioso dell’Infanzia)

Disturbo d’Ansia Dovuto ad una Condizione Medica Generale

Disturbo d’Ansia Indotto da Sostanze

Disturbo d’Ansia Non Altrimenti Specificato

3) Disturbi psicotici

La Schizofrenia

Il Disturbo Schizofreniforme

Il Disturbo Schizoaffettivo

Il Disturbo Delirante

Il Disturbo Psicotico Breve

Il Disturbo Psicotico Condiviso

Disturbo Psicotico Dovuto a una Condizione Medica Generale

4) Disturbi di personalità

Il Disturbo Paranoide di Personalità è un quadro caratterizzato da sfiducia e sospettosità, per cui le motivazioni degli altri vengono interpretate come malevole.

Il Disturbo Schizoide di Personalità è un quadro caratterizzato da distacco dalle relazioni sociali e da una gamma ristretta di espressività emotiva.

Il Disturbo Schizotipico di Personalità è un quadro caratterizzato da disagio acuto nelle relazioni strette, distorsioni cognitive o percettive, ed eccentricità nel comportamento.

Il Disturbo Antisociale di Personalità è un quadro caratterizzato da inosservanza e violazione dei diritti degli altri.

Il Disturbo Borderline di Personalità è un quadro caratterizzato da instabilità delle relazioni interpersonali, dell’immagine di sé e degli affetti, e da marcata impulsività.

Il Disturbo Istrionico di Personalità è un quadro caratterizzato da emotività eccessiva e da ricerca di attenzione.

Il Disturbo Narcisistico di Personalità è un quadro caratterizzato da grandiosità, necessità di ammirazione, e mancanza di empatia.

Il Disturbo Evitante di Personalità è un quadro caratterizzato da inibizione, sentimenti di inadeguatezza, e ipersensibilità ai giudizi negativi.

Il Disturbo Dipendente di Personalità è un quadro caratterizzato da comportamento sottomesso e adesivo legato ad un eccessivo bisogno di essere accuditi.

Il Disturbo Ossessivo-Compulsivo di Personalità è un quadro caratterizzato da preoccupazione per l’ordine, perfezionismo ed esigenze di controllo.

5) Disturbi dell’umore

Disturbo Depressivo Maggiore

Il Disturbo Distimico

Il Disturbo Depressivo Non Altrimenti Specificato

Il Disturbo Bipolare

Il Disturbo Ciclotimico

Ritardo Mentale

Sottolinea due aspetti:

Ritardo: si vuole affermare che la caratteristica fondamentale di questi soggetti è quello di presentare uno sviluppo più lento di quello dei coetanei
Mentale: questo ritardo di sviluppo si presenta primariamente nell’area cognitiva e secondariamente e come conseguenza in tutte le altre aree

Caratteristiche diagnostiche del ritardo mentale:

  1. Funzionamento cognitivo al di sotto della media
  2. Limitazione nel funzionamento adattivo, quindi: – comunicazione, cura della persona, vita in famiglia, capacità sociali/interpersonali, uso delle risorse della comunità, autodeterminazione,capacità di funzionamento scolastico, lavoro, tempo libero, salute e sicurezza.

Funzionamento intellettivo limite. Tali soggetti hanno un QI compreso tra 84 e 70, vale a dire che avrebbero all’inizio dell’età scolastica uno sviluppo intellettuale corrispondente a quello di un soggetto che ha da un anno ad un anno e mezzo in meno di loro e che all’età di 10 anni avrebbero uno sviluppo corrispondente a quello di un bambino di 7-8 anni.
Ritardo mentale lieve. Hanno un QI tra 69 e 55, avrebbero all’inizio dell’età scolastica uno sviluppo intellettuale corrispondente a quello di un bambino che ha 1,8 a 2,6 anni meno di loro e che, circa ai 10 anni di età, avrebbero uno sviluppo corrispondente a quello di un bambino che ha circa 6 anni. Anche in età adulta le caratteristiche intellettuali non superano quelle tipiche di un soggetto di 10/12 anni di età.
Ritardo mentale moderato. Hanno un QI tra 55 e 35, avrebbero all’inizio dell’età scolastica uno sviluppo intellettuale corrispondente a quello di un bambino che ha 2,8 a 3,6 anni meno di loro e che, circa ai 10 anni di età, avrebbero uno sviluppo corrispondente a quello di un bambino che ha circa 4/5 anni. Anche in età adulta le caratteristiche intellettuali non superano quelle tipiche di un soggetto di 6/7 anni di età.
Ritardo mentale grave. Hanno un QI tra 40 e 20, verso i 6 anni di età avrebbero uno sviluppo cognitivo corrispondente a quello di un bambino che ha 3-4 anni in meno di loro. A 10 anni presenterebbero uno sviluppo corrispondente a quello di un bambino di 3-4 anni di età.
Ritardo mentale gravissimo. Verso i 6 anni di età non presentano nessun sviluppo cognitivo o ne hanno uno comparabile al massimo a quello di un bambino di un anno e mezzo di età. Nell’età adulta questi soggetti presentano condotte e uno sviluppo simili a quelli di un bambino di meno di due anni.

 Il Disturbo Autistico

Elementi caratterizzanti (kanner)

Etiologia sconosciuta

Insorgenza precoce

Tendenza all’isolamento

Bisogno di immutabilità

Una facies che colpisce per la sua intelligenza

Assenza di segni neurologici

Genitori “freddiâ€

Triade Sintomatologica

L’interazione sociale

La comunicazione verbale e non verbale

Il repertorio di attività ed interessi

Si associa spesso R. M. ed Epilessia

Interazione sociale

Contatto oculare (primi anni di vita)

Anomalie delle posture insofferenza contatto fisico

Disturbo del dialogo tonico

Assenza di sorriso

Povertà della mimica

Tendenza all’isolamento

Difficoltà di interazione sociale

Compromissione dell’interazione sociale

Bambini inaccessibili (che si tirano fuori da qualsiasi rapporto sociale)

Bambini passivi (tendono ad isolarsi, ma sono in grado di interagire se adeguatamente sollecitati)

Bambini attivi ma bizzarri (che sono capaci di prendere l’iniziativa nell’interazione sociale, ma lo fanno in maniera inopportuna)

Compromissione della comunicazione

Gergolalie fluenti inintellegibili

Ripetizione delle domande che gli vengono poste piuttosto che rispondere alle stesse (ecolalia immediata)

Inversione pronominale

Ripetizione di parole o frasi memorizzate, ma pronunciate senza aderenza al contesto (ecolalia differita)

Alterazione della prosodia (eloquio cantilenante o monotono o enfatico)

Stereotipie verbali

Aspetto non verbale

Assenza di gesti e pantomime che solitamente accompagnano il linguaggio verbale

Incapacità di riconoscere i motti di spirito, doppi sensi, metafore (disturbo della pragmatica)

Modalità di comportamento, attività ed interessi ristretti, ripetitivi e stereotipati

Dedizione assorbente ad uno o più tipi di interessi ristretti e stereotipati

La sottomissione del tutto rigida ad inutili abitudini o rituali specifici

Manierismi motori stereotipati e ripetitivi

Manierismi motori e stereotipie

Dondolarsi

Assumere posture bizzarre

Guardarsi le mani

Leccare

far rotolare un oggetto

Ripetere le stesse parole o frasi

Recitare le scene di un film

Documentarsi su determinati argomenti

Ritualizzazione

Svolgere attività secondo seguenze rigide ed immutabili

Attaccamento esasperato ad oggetti insoliti

Altri sintomi caratteristici

Abnorme risposta agli stimoli sensoriali

Iperattività

Autoaggressività

Isole speciali di competenze

Ritardo mentale

Epilessia

Il ritardo mentale (Circa il 75%)

Epilessia (Circa il 30 – 40%)

Come per altri tipi di patologie, anche per l’autismo esistono false concezioni.

Tra le più frequenti:

L’autismo è un disturbo infantile che si trasforma sempre in schizofrenia nell’età adolescenziale o adulta;

I bambini autistici hanno, per la maggior parte, capacità cognitive normali;

La capacità cognitiva del bambino autistico migliora, normalmente, durante la terza infanzia e adolescenza;

La memoria ripetitiva che presentano alcuni bambini autistici è un indicatore della loro buona capacità di sviluppo cognitivo e di comprensione;

È impossibile valutare mediante i tests i bambini autistici;

Le difficoltà di comunicazione verbale e gestuale dei bambini autistici dipendono essenzialmente da carenze di motivazione.

Definizione di Autismo

L’autismo è un disturbo globale e precoce dello sviluppo, che si manifesta con una chiara deviazione dalle norme e gravi anomalie in ogni specifico ambito e nell’integrazione complessiva della personalità, primariamente condizionato da fattori che intaccano variamente l’adeguato funzionamento del sistema nervoso, con conseguenti gravi deficit nelle aree percettiva, motoria e soprattutto, della comunicazione; incapacità di elaborare e di mantenere una accurata rappresentazione (percettiva e intellettiva) e un adeguato contatto con la realtà (persone, cose e situazioni) diffusive carenze e disordine nelle interazioni psicosociali, con una tendenza caratteristica all’isolamento, al negativismo,all’impoverimento dei contatti emotivi ed al disinteresse per essi; risposte bizzarre agli stimoli ambientali, con una peculiare preoccupazione a mantenere inalterato l’ambiente circostante; condotte compulsivamente stereotipate e ritualistiche; e perturbazioni nelle capacità di adattamento, di autonomia e di affermazione sociale.

 

 

 

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Postato da: T.d.R. Guido De Luca
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Tags:area cognitiva, area del gioco, area del linguaggio, area della comuncazione, autismo, balbuzie, comunicazione, comunicazione gestuale, comunicazione non verbale, disturbi del comportamento, disturbi del linguaggio, disturbi dell'attenzione, disturbi della comunicazione, disturbi della memoria, disturbi psicomotori, età evolutiva, inibizione, iperattività, lettura e scrittura, logopedia, logopedista, maldestrezza, neurologo, neuropsichiatra, neuropsicomotricista, pscicotico, psicologia, psicologo, psicomotricità, psicosi, psicoterapia familiare, psicoterapia individuale, riabilitazione cognitiva, riabinitazione neuro-cognitiva, sindrome, tecnico della neuro-psicomotricità
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