Il disturbo psicomotorio è strettamente collegato allo sviluppo maturativo alla storia del soggetto all’esperienza affettiva, e non puo’ che spiegarsi in funzione dello stadio di sviluppo del bambino e dell’organizzazione della sua personalità .
Di frequente è il risultato di un’assenza di libertà motoria che provoca un conflitto tra il soggetto e il suo stesso corpo.
Secondo i livelli in cui si situa la perturbazione funzionale e possibile classificare i disturbi psicomotori in:
-Perturbazione dello schema corporeo
-Perturbazione della cordinazione tonica-motoria
-Cattiva strutturazione spazio-temporale
Il disturbo psicomotorio e’ accompagnato quasi sempre da disturbi della personalita’ e/o disturbi fisiologici. Viceversa, in qualunque problematica della vita psichica e/o fisiologica, e’ presente il disturbo psicomotorio. L’oggetto della terapia e’ proprio il disturbo psicomotorio e prima di iniziare qualsiasi intervanto terapeutico e’ importante considerare il disturbo nelle sue relazioni con l’organizzazione psicomotoria globbale del soggetto nella fase attuale del suo sviluppo maturativo, non chè della sua esperienza affettiva-socio-culturale. “
I disturbi psicomotori che noi rileviamo appaiono come sintomo di una disfunzione generale in cui si accumulano e interferiscono diverse influenze, e dove è difficile distinguere ciò che, lungi da ogni origine deficitaria, dipende da un processo psico-affettivo e da una alterazione funzionale. “Questo accavallamento dei fattori, delle variabili, delle incognite, comporta una concezione particolare della rieducazione psicomotoria in cui anche le interferenze saranno molteplici e l’azione eccederà ampiamente il campo della parturbazione riscontrata”.