(Curato da Guido De Luca – Fisioterapista)
Il crampo è uno spasmo involontario della muscolatura striata, che insorge in modo incontrollato e doloroso presentandosi con un algia trafiggente, tale da interrompere qualsiasi attività . Quindi si può anche definire paradossalmente come una contrazione involontaria della muscolatura volontaria.
Ma i crampi muscolari non si manifestano solo durante o subito dopo uno sforzo fisico, come ci si può immaginare, spesso compaiono anche a riposo, persino durante il sonno notturno. In questi casi, la causa è per lo più di origine carenziale (carenza di potassio, calcio o magnesio), anche se a volte il crampo non è altro che il segno di una condizione patologica di fondo come ad esempio il diabete. I crampi notturni tendono a verificarsi anche per una diminuzione della circolazione del sangue, dovuta a un abbassamento della temperatura corporea o all’assunzione di cattive posizioni.
Gli atleti invece tendono a sviluppare i crampi muscolari durante l’attività sportiva, soprattutto nei momenti di sforzo massimale come nelle competizioni. Sono particolarmente interessate le specialità di resistenza, come quelle dei podisti o dei ciclisti.  L’ambiente caldo ed i tassi di umidità elevati favoriscono le perdite idrosaline che risulta essere una delle cause principali, esponendo l’organismo ad un grosso stress. Gli elettroliti persi devono essere prontamente reintegrati per evitare il rischio di crampi.
Le cause, come accennato, sono principalmente da ricercare negli squilibri idrosalini, i muscoli si contraggono o si allungano in risposta a segnali elettrici provenienti dai nervi; alcuni minerali come il sodio, il calcio, il potassio e il magnesio, che circondano e permeano le cellule muscolari, giocano un ruolo fondamentale nella contrazione muscolare.
L’esercizio fisico eccessivo, e in guisa maggiore durante l’estate, fa perdere liquidi ed elettroliti in misura eccessiva e può essere causa di crampi, soprattutto nei soggetti che praticano sport estremi. Necessita anche sottolineare che gli squilibri ormonali causati dal diabete possono essere anch’essi alla base dell’insorgenza dei crampi perché riducono in maniera patologica l’apporto di ossigeno ai muscoli.
La prevenzione associata ad uno stile alimentare adeguato,  sembra essere la scelta migliore da adottare, ad ogni modo poche buone regole permetteranno un controllo su questa patologia che colpisce i soggetti di tutte le età , di ambo i sessi e che pratichino o meno attività sportiva. Quindi pochi utili consigli:
- 1) Bere molta acqua prima, durante e dopo ogni attività fisica, bere molto risulta essere anche una buona regola salutare.
- 2) Approntare a un adeguato e progressivo riscaldamento muscolare prima di ogni esercizio o di una performance.
- 3) Prevedere esercizi di stretching durante le fasi di riscaldamento e dopo le attività fisiche, se i crampi sono notturni prevedere lo stretching prima di andare a letto.
- 4) Integrare la dieta con alimenti a base di potassio o magnesio, o contemplare integratori salini in grado di coprire i fabbisogni dell’atleta.
E’ comunque buona regola prima dell’esercizio, procedere ad un riscaldamento di una durata di 15/20 Â minuti, serve principalmente a permettere una adeguata preparazione dei vari sistemi: muscolare, cardio-vascolare, articolare e nervoso allo stress.
Prevenire la disidratazione fin dalle prime fasi di riscaldamento, bevendo bevande adeguate agli sforzi che saranno proposti soprattutto quelli di lunga durata.
Anche durante l’esercizio, idratarsi regolarmente, prima di percepire il senso di sete e soprattutto se la temperatura esterna è elevata.
Adeguare sempre nelle fasi iniziali i ritmi e le durate degli allenamenti adattando l’intensità dello sforzo al livello di condizione fisica dell’atleta.