Le Quattro Catene Muscolari di Mézières

(Curato da Guido De Luca – Fisioterapista)

Mézières considera ogni singolo muscolo come un semplice anello facente parte di catene che coinvolgono i vari distretti articolari del corpo umano. Le catene muscolari sono quindi una serie di muscoli specifici, e contigui tra loro, questi svolgono particolari funzioni.  I muscoli appartenenti alla stessa catena, si comportano come un’unica struttura.
Mézières raggruppa il sistema muscolare in quattro catene muscolari:

  1. La Catena Posteriore
  2. La Catena Antero-Inferiore
  3. La Catena Anteriore del Collo
  4. La Catena Anteriore del Braccio

La Catena Posteriore

La Catena Posteriore è la più estesa, è formata da tutti i muscoli profondi e superficiali che vanno dalla linea occipitale alla punta delle dita dei piedi. A livello cranio-sacrale troviamo:

  • 1. Sul piano superficiale: il trapezio e il gran dorsale.
  • 2. Sul piano medio: i romboidei, l’elevatore della scapola e i dentati postero-superiori e i dentati postero-inferiori.
  • 3. Il piano profondo può essere suddiviso a sua volta in tre piani :

a)  Il piano superficiale comprende: l’erettore della colonna a sua volta suddiviso in tre porzioni che prendono nomi specifici in relazione al distretto rachideo nel quale si inseriscono.

b) Il piano intermedio è rappresentato dal trasverso spinoso.

c) Il piano profondo comprende invece i muscoli interspinosi e i muscoli intertrasversi. Sulla regione posteriore dell’arto inferiore troviamo invece il semimembranoso, il semitendinoso, il bicipite femorale, gli adduttori, il popliteo, i gemelli, il soleo, il plantare gracile il tibiale posteriore, i flessori lunghi delle dita ed infine i flessori plantarisulla regione posteriore del piede.

La Catena Antero-Inferiore

La Catena Antero-Inferiore è formata dal tendine centrale, dal diaframma, dall’ileopsoas e dalla fascia iliaca.

Il diaframma ha inserzioni costali , una inserzione sternale e delle inserzioni vertebrali attraverso due gruppi di pilastri: i pilastri esterni originano sui corpi vertebrali delle prime vertebre lombari e sui dischi adiacenti, i due pilastri interni originano dall’arcata  fibrosa dello psoas e dall’arcata del quadrato dei lombi. Quando attraverso i suoi pilastri il diaframma prende punto fisso in alto, sulle coste e sullo sterno, porta la colonna lombare in alto e in avanti, é quindi un muscolo lordosizzante. Anche l’ileopsoas, con la stessa inserzione del diaframma ha un’azione lordosizzante che si ricollega inoltre al sistema sacro-lombare anch’esso ad azione lordosizzante.

La Catena Anteriore Del Collo

La Catena Anteriore del Collo é formata dal piccolo retto e grande retto, dal lungo del collo e dal tendine centrale che collega il rachide cervicale al diaframma e all’asse viscerale. Il piccolo retto va dalla massa laterale dell’atlante all’apofisi basilare dell’occipite, il grande retto va dalle apofisi trasverse di C3-C6 all’apofisi basilare dell’occipite.

Il lungo del collo è composto da tre parti: da fibre oblique discendenti,  fibre oblique ascendenti e da fibre longitudinali che collegano l’atlante a D1,D2,D3. Si estende quindi dall’apofisi basilare dell’occipite al corpo della terza vertebra dorsale. Quando prende punto fisso in basso porta in avanti il collo aumentando la lordosi cervicale. Si deduce quindi che i muscoli della catena anteriore del collo pur avendo una inserzione anteriore accorciandosi aumentano la lordosi posteriore.

La Catena Anteriore Del Braccio

La Catena Anteriore del Braccio è composta dal coraco-brachiale, dal bicipite, dal brachiale, dal brachio-radiale, dal lungo supinatore, da tutti i flessori e pronatori dell’avambraccio compresi i muscoli dell’eminenza tenar e ipotenar.

Il passaggio dell’uomo alla stazione eretta ha obbligato la muscolatura anteriore del braccio a lavorare prevalentemente in maniera concentrica, come ad esempio il semplice movimento di portare del cibo alla bocca. Quindi fisiologicamente risulta essere una catena più predisposta a fenomeni di accorciamento progressivo. L’accorciamento cronico di questa catena determina una marcata flessione del gomito e una pronazione eccessiva dell’avambraccio alla quale si somma un’ intrarotazione di tutto l’arto superiore ad opera posteriormente del gran dorsale e del gran rotondo, anteriormente del gran pettorale.

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