Onde d’Urto

Onde d’Urto

Descrizione

Definita anche terapia ESWT (dall’inglese Extracorporeal Shock Wave Terapy) ed è una terapia non invasiva (extracorporee) ed estremamente efficace, tempi brevi per il trattamento di patologie a carico delle ossa e dei tessuti molli.
E’ indicata per patologie comuni a tutti gli individui, patologie che colpiscono il sistema osteoarticolare e muscolare e con particolare frequenza chi pratica sport agonistico.
Da un punto di vista fisico sono definite come onde acustiche ad alta energia. Si tratta di impulsi pressori della durata di una frazione di tempo brevissima che generano una forza meccanica diretta.

L’obiettivo principale è la stimolazione dei processi riparativi a livello osseo e la creazione di meccanismi con effetto antiinfiammatorio ed analgesico nei tessuti molli.
L’onda è generata da un elettrodo che produce una scarica elettrica in una camera d’acqua circondata da una membrana di gomma (testa di terapia) che è posta a contatto con la cute e permette la trasmissione delle onde d’urto in profondità (fino a 10 cm) su di una superficie delle dimensioni di un dito pollice (6 mm x 60 mm).

L’onda d’urto si diffonde attraverso i tessuti umani seguendo la legge dell’impedenza acustica cioè la differente capacità di ogni tessuto a riflettere l’onda acustica.

Diversi sistemi di generazione delle onde d’urto

Esistono diversi tipi di apparecchiature per la terapia con onde d’urto.  Si distinguono per la modalitĂ  tecnologiche con le quali le onde d’urto vengono generate (vedi approfondimenti).

A livello internazionale sono comunque stati fissati dei parametri tecnici specifici che comunque debbono essere rispettati per poter definire l’onda emessa come vera onda d’urto:
● Rapido innalzamento della pressione (< 1 µs)
● Breve durata ( < 10 µs)
â—Ź Elevata pressione di picco ( > 300 bar).
Protocolli di trattamento

I protocolli di trattamento possono risultare diversificati nella loro proposizione in relazione alle caratteristiche proprie delle diverse patologie e dei singoli casi clinici, ovvero in relazione alle caratteristiche tecnologiche delle diverse apparecchiature – elettroidrauliche, elettromagnetiche, piezoelettriche.

Tutti i protocolli possono però trovare sostanziale uniformità nella quantità totale di energia somministrata. Si possono quindi avere differenze nei protocolli terapeutici per numero di colpi (e quindi di tempo dedicato per singolo trattamento) e per numero di applicazioni (e quindi numero di sedute necessarie.

Indicazioni

Le patologie ormai avvalorate scientificamente riguardano:

Tessuti ossei
Ritardi di consolidamento/pseudoartrosi
Necrosi asettica testa omero/femore
Fratture da stress
Algoneurodistrofia

Patologie dei tessuti molli:
Condrocalcinosi gomito, anca, ginocchio
RigiditĂ  articolare spalla/gomito/anca/gin.
Calcificazione e ossificazione
Miositi ossificanti
Fibromatosi di muscoli, legamenti, fasce

Tendinopatie dei tessuti molli
Tendinopatia calcifica di spalla
Epicondilite laterale di gomito
Tendinite trocanterica
Tendinite della zampa d’oca
Tendinite post-traumatica di ginocchio
Tendinite del rotuleo
Tendinite del tendine d’Achille
Fascite plantare con sperone calcaneale

Controindicazioni

– infezione acuta dei tessuti molli/ossa
– malattie primarie perniciose
– epifisiolisi nel punto focale
– malattie della coagulazione del sangue
– gravidanza
– pazienti con pacemaker
– tessuto polmonare nel punto focale
– cervello, midollo spinale, grandi nervi nel punto focale (neurocranio, colonna vertebrale, costole)