Traumatologia del Ginocchio nello Sportivo

Traumatologia del ginocchio nello sportivo

I traumi più frequenti a carico dell’articolazione del ginocchio sono le distorsioni:

i meccanismi di infortunio variano da sport a sport, noi andremo ad analizzare quelli che si verificano nell’ambito dello sci alpino, che tra l’altro sono anche i più frequenti. La traumatologia dello sci è notevolmente cambiata negli ultimi decenni a causa dell’evoluzione che ha riguardato i materiali da sci. In passato l’energia torsionale prodotta in caso di caduta si scaricava principalmente a livello dei 2/3 inferiori della gamba producendo più frequentemente fratture malleolari o tibiali. Negli anni ’70 la progressiva introduzione di scarponi in plastica con scafo più alto e rigido rispetto ai più vecchi scarponi in cuoio, ha spostato verso il ginocchio l’energia torsionale derivante da una caduta.

Ciò ha determinato un enorme incremento del numero di distorsioni di ginocchio a fronte di un corrispondente calo del numero di fratture malleolari e/o di gamba. È interessante notare come tale incremento si sia verificato nonostante sia aumentata la sicurezza globale dei sistemi di protezione sulle piste e nonostante sia aumentata l’efficacia degli attacchi di sicurezza. I motivi di tale fenomeno vanno ricercati, oltre che nella aumentata altezza e rigidità degli scarponi, anche nel notevole incremento delle velocità di percorrenza delle curve sia in discesa libera che negli slalom tanto da ridurre al minimo il margine di recupero dell’atleta in caso di errore tecnico. Il numero delle distorsioni di ginocchio è oggi talmente elevato da poter affermare che, negli anni ’80, è iniziata l’era del crociato da sci.

Lesioni isolate: la lesione isolata più frequente riguarda il Legamento Collaterale Interno (L.C.I.), la lesione isolata del Legamento Crociato Anteriore (L.C.A.) si verifica solamente nel 20% dei casi, mentre risulta piuttosto rara la lesione isolata del Legamento Collaterale Esterno (L.C.E.).

Lesioni combinate: nella quasi totalità delle lesioni combinate è presente la rottura del L.C.A. che, nell’80% dei casi, è associata alla rottura di almeno uno dei due menischi. La lesione combinata più frequente è sicuramente rappresentata dalla classica “triade infausta di Trillat” in cui è presente la lesione contemporanea del L.C.A., del L.C.I. e del menisco interno (35% dei casi); relativamente meno frequente risulta, invece, la lesione contemporanea del L.C.A., del L.C.E. e del menisco esterno (15% dei casi).

Infine, appare interessante evidenziare che, nel periodo in esame, si sono verificati 80 casi di lesione del L.C.A. (24 isolate e 56 combinate) e, pertanto, l’incidenza delle lesioni del L.C.A. è pari al 18 % sul totale dei traumi (1 trauma su 5 coinvolge il L.C.A.) mentre è pari addirittura al 43,5 % sul totale dei traumi al ginocchio.

Esaminiamo ora i vari meccanismi con i quali può essere prodotta una lesione dei legamenti del ginocchio e come alcune di queste lesioni, negli atleti di alto livello, si possano verificare anche in assenza di caduta.

1. Valgo-Stress puro: è uno dei meccanismi di rottura più frequenti in assoluto. Determina la rottura isolata del legamento collaterale interno.

2. Varo-Stress puro: è un meccanismo traumatico piuttosto raro attraverso il quale si produce la lesione isolata del legamento collaterale esterno.

3. Valgo-Rotazione Esterna: è il meccanismo più frequente di rottura del L.C.A.. Avviene mentre il piede è bloccato al suolo e ruota all’esterno rispetto alla direzione di avanzamento, il corpo continua il suo moto verso l’avanti ed allo stesso tempo si accentua l’angolo di valgismo tra il femore e la tibia.

4. Varo-Rotazione Interna: meccanismo più raro nel quale il piede è bloccato al suolo e ruota all’interno rispetto alla direzione di avanzamento mentre il corpo continua il suo moto verso l’avanti e si accentua l’angolo di varismo tra il femore e la tibia.

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