Tutori e Ginocchio

(Curato da Guido De Luca – Fisioterapista)

Capita sempre più spesso di vedere i tutori durante le pratiche di attività sportive, atleti che utilizzano questi ausili per aumentare la stabilità articolare, per contenere determinati movimenti, tutori quindi per più distretti anatomici, tecnologici e capaci di contemplare diverse soluzioni. Data la sua complessità legamentosa e data una predisposizione alta alla traumatologia, osserveremo in quest’articolo i tutori per ginocchio e le loro applicazioni.

I traumi al ginocchio sono molto spesso gravi, molti atleti utilizzano tutori per il ginocchio nelle diverse fasi della convalescenza e della riabilitazione, capita che il tutori accompagni l’atleta ancora per un periodo di tempo successivo alla guarigione biologica e funzionale.

Possiamo individuare tre tipi di tutori per ginocchio:

1) Tutori Preventivi

2) Tutore Riabilitativi

3) Tutori Funzionali

Tutori Preventivi

Questi nascono con l’esigenza di distribuire i carichi applicati distalmente all’articolazione del ginocchio, così da evitare le forze di taglio e riducendo il carico sulla parte legamentosa. Diversi studi hanno dimostrato l’efficacia di questa categoria di tutori, soprattutto nello sport di impatto, anche se altre teorie tendono ad evidenziare il limite nel contenimento delle sollecitazioni.

Tutore Riabilitativi

I tutori riabilitativi per ginocchio trovano l’ideale collocazione nelle fasi dove necessita un precoce e limitato movimento, quindi post-operatorio legamenti ginocchio, post- distorsioni legamentose e capsulari, post lesioni legamentose e capsulari  lievi, ma trovano largo impiego anche nei trattamenti conservativi seppur solo per le prime settimane.

Tutori Funzionali

La percezione che l’atleta deve avere è quella di una funzione articolare compatta e coerente durante il movimento, quindi il tutore integra la stabilità collaborando con muscoli capsula e legamenti, infatti i sostegni laterali e mediali ad esempio contengono l’instabilità varo/valgo, come anche la translazione anteriore tibiale. Ad ogni modo diversi atleti hanno denunciato occasionali sensazioni di instabilità, maggiormante nella translazione della tibia anteriormente.

 

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